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Vuoi davvero fare il Salto di Qualità con la Tua Palestra?

Aug 27, 2019

“Un bravo Titolare di Palestre è un esperto di marketing che sa lavorare con i numeri. Non è certo (solo) un bravo istruttore.” 

 

Negli ultimi anni ho conosciuto diverse decine di titolari di palestre, micro-gym, studi di personal trainer e centri sportivi che vorrebbero fare il famoso salto di qualità. 

C'è un problema: il 95% di essi vorrebbero essere imprenditori ma di fatto pensano, lavorano e agiscono da tecnici. Questo aspetto è il limite più grande che può avere una qualsiasi attività imprenditoriale indipendentemente dalle dimensioni.

Io stesso nasco come tecnico, precisamente come allenatore di nuoto per poi diventare imprenditore; ho avuto il privilegio e la fortuna di allenare la seconda squadra di nuoto in Italia per diversi anni e ho gestito atleti di fama internazionale.

So cosa significa avere il fuoco della passione per lo sport e so esattamente quale è la soddisfazione di fare della propria passione il proprio lavoro.

Ma essendo oggi un imprenditore che gestisce diverse strutture sportive e centinaia di risorse so anche molto bene di quanto sia pericoloso e dannoso ragionare da istruttore e non (anche) da imprenditore.

Ma soprattutto so esattamente quanto costi non avere la preparazione da imprenditore perchè io per primo nella mia esperienza di imprenditore ha fatto durante il suo percorso diversi errori di valutazione che sono costati molto cari.

Ma vediamo allora cosa significa essere imprenditori?

Partiamo dalla definizione del dizionario: “La persona che esercita professionalmente un'attività economica organizzata ai fini della produzione e dello scambio di beni o di servizi.”

Bene… da questa definizione partiamo con il ragionamento che voglio fare con te.

Il ruolo di imprenditore è sviluppare un’attività economica organizzata ai fini…

Qui iniziano i problemi perchè solitamente nel mondo fitness si apre una palestra o un piccolo studio (non importano le dimensioni perchè le logiche e gli errori sono identici) per trovarsi un lavoro o soddisfare il proprio ego. 

L’errore diffuso è quindi nel 'Focus' che anziché averlo sul costruire un’attività/azienda produttiva e positiva si ha esclusivamente su se stessi.

Si cerca spesso di creare un’impresa che soddisfi i desideri personali dell’imprenditore e non quelli dei potenziali clienti e dunque dell’azienda che deve produrre.

In questi ultimi anni ho conosciuto tante persone che hanno fatto questo errore e quasi sempre lo hanno pagato caro. 

Ad esempio una persona che è appassionata di body building, costruisce una palestra per quella categoria non perchè ha fatto uno studio di mercato e potrebbe avere i numeri per funzionare ma perchè piace a lui e in qualche modo soddisfa le sue passioni.

Ma evidentemente non è così che funziona..

 

REGOLA N°1: qualsiasi attività vuoi aprire, gestire o trasformare non pensare solo a te stesso, alle tue idee, alle tue passioni ma ragiona in modo più freddo focalizzando e analizzando la tua azienda che deve funzionare e produrre reddito (=soldi) indipendentemente da te.

 

Un altro limite che spesso manda in rovina le palestre e non solo è la scarsa capacità di lavorare e ragionare con i numeri.

Qualsiasi cosa all’interno di un’attività deve girare con i numeri.

Spesso invece il tecnico che fa fatica a ragionare da imprenditore fa l’errore di fidarsi delle sue impressioni e quelle dei suoi collaboratori o persone di fiducia.

Quando entro in consulenza in palestra e inizio a parlare con il titolare che mi chiede aiuto faccio sempre questa battuta: “Con me imparerai ad utilizzare in modo maniacale due strumenti fondamentali, il primo è il programma excel e il secondo è la calcolatrice. Il cronometro per allenare lo puoi anche buttare per i primi mesi…”.

Il 99,9% dei problemi nascono proprio dalla mancanza dei numeri che portano l’imprenditore a non essere consapevoli di come ‘gira’ DAVVERO la sua attività.

 

REGOLA N°2: quello che conta in un’azienda non è quello che pensi tu, le tue passioni, le tue convinzioni ma sono solamente i numeri. Imparare a ragionare con i numeri significa sviluppare una visione molto più concreta, oggettiva e utile della tua azienda. Sono i numeri a farti capire come sta andando la tua attività null’altro!

 

Per poter diventare o trasformarti in un imprenditore esperto ed efficace bisogna fare costantemente formazione. 

Per formazione non intendo fare corsi per aggiungere attività o per fare l’ultimo corso per la tua palestra. Quel tipo di formazione dovrebbero farla i tuoi dipendenti o le persone operative che ti aiutano. 

La formazione che intendo è quella che ti insegna ad utilizzare un metodo e una logica di gestione che ti rimarrà tutta la vita (come Wellness Vincente).

La cosa più importante che ho capito e che ho visto verificarsi in decine di aziende che ho aiutato è che l’azienda cresce proporzionalemente alla crescita dell’imprenditore. Più cresce l’imprenditore, più cresce l’attività.

E’ davvero impressionante!

Questo succede perché l’imprenditore maturo e formato capisce cosa deve fare e nutre ogni giorno la sua azienda con principi e azioni corrette e produttive. Questo genera la crescita aziendale.

 

REGOLA N°3: fare costantemente formazione come imprenditore è la chiave del successo più importante. Solo con l’aggiornamento e con la formazione costante si possono costruire aziende sane e produttive che consentono all’imprenditore di arrivare alla libertà finanziaria.

 

Nel lavoro dell’imprenditore conta la qualità del lavoro e non la quantità.

Da tecnico o ex tecnico si è portati a ragionare ancora sulla quantità di lavoro e dal numero di ore che bisogna impiegare nella propria attività per poter ottenere risultati ma spesso è vero il contrario.

Meno si riesce ad essere presenti nella propria attività meno danni si fanno.

E’ una provocazione ovviamente, non sempre è così… la presenza del titolare è importante ma spesso è dannosa perchè non si lascia spazio ai propri collaboratori di poter crescere e potersi responsabilizzare sulle dinamiche aziendali.

E’ un processo lungo e difficile (che affronteremo più nel dettaglio in altri articoli) ma è fondamentale per la crescita aziendale.

Uno dei miei mentori mi diceva sempre che uno degli obiettivi di un imprenditore dovrebbe essere quello di rendersi inutile per la propria azienda. 

Per fare ciò bisogna sviluppare l’intelligenza dell’imprenditore che deve capire quando e quanto serve la sua presenza in azienda e soprattutto lavorare sulla qualità delle ore impiegate e non semplicemente sul numero di ore.

 

REGOLA N°4: l’imprenditore deve essere presente nella sua attività quanto basta, non deve viverci e morirci dentro. Per fare ciò bisogna distinguere la qualità dalla quantità e imparare ad essere più efficienti ed efficaci e far lavorare l’azienda slegandola dalla propria persona. 

La Qualità delle Tue Azioni determina la Qualità dei Tuoi Risultati.

 

Un altro aspetto importante e fondamentale per l’imprenditore è la Leadership ossia la capacità di condurre in modo autorevole e mai autoritario i propri collaboratori, i propri clienti e persino i propri fornitori.

Tutto deve girare secondo la leadership dell’imprenditore, più è forte quest’ultima e più l’azienda cresce con delle regole condivise, con il rispetto dei ruoli e con il concetto di squadra.

E’ incredibile quanto sia importante la leadership per un imprenditore!

Ma come si acquisisce la Leadership? 

Innanzitutto la leadership di un imprenditore è direttamente proporzionale alla crescita personale che si sviluppa grazie all’esperienza e alla formazione (regola n°3). Un imprenditore non è un leader se non conosce esattamente ciò che dice e fa.

Ma lo sviluppo della leadership si ha anche quando l’imprenditore sa esattamente dove vuole andare e perchè. In termini tecnici un leader sa esattamente qual è il suo obiettivo strategico e quello della sua azienda. Sapendo dove deve andare è più efficace nel condurre le persone coinvolte nel suo progetto.

Anche questo sembra un concetto banale ma spesso si costruiscono delle attività senza un obiettivo strategico. Il risultato è che dopo pochi mesi dall’apertura non si capisce cosa si è costruito e soprattutto il perchè.

Bisogna stare attenti che la propria strategia rimanga nella propria testa. 

Per far sì che una strategia abbia senso deve essere elaborata, scritta e condivisa a vari livelli con i propri soci, finanziatori (banche o privati), collaboratori e dipendenti.

Un altro errore da evitare è quello di avere una strategia non basata sui numeri. Se una strategia non è poggiata su dati concreti e oggettivi rimane filosofia che non serve a nessuno soprattutto all’imprenditore. 

Un ultimo errore da evitare è quello di non aggiornare ed eventualmente revisionare almeno 2 volte all’anno la propria strategia.

Il mercato si evolve, arrivano nuove opportunità, possono esserci delle crisi e quindi è evidente che rimanere fermi su una strategia statica non è vincente.

Bisogna stare sempre sul pezzo, essere flessibili rispetto a ciò che accade senza mai staccarsi troppo dalla propria vision imprenditoriale.

 

Non è facile, ma è l'unica via per fare il salto di qualità senza essere travolti dai Competitor !

 

 

Luigi Cacciapaglia

Wellness Vincente

 

 

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